domenica 12 maggio 2013

Nido Villa Ada

  

Su segnalazione di alcuni cittadini ho effettuato una serie di verifiche sugli asili nido del nostro Municipio che, nonostante le competenze e professionalità invidiabili, vivono uno stato di abbandono strutturale intollerabile. L'assenza del Municipio dimostrata in questi anni è davvero inqualificabile, non solo per le criticità dovute ai posti insufficienti, ma anche per l'incapacità di ascoltare e comprendere i bisogni delle educatrici e delle famiglie dei bimbi.
A Villa Ada, ad esempio, c'è un nido comunale inserito in un contesto splendido. Il problema è che nulla di ciò che compete il Municipio è stato fatto per risolvere le problematiche segnalate da anni.
Fuori dal nido non esistono marciapiedi nè protezioni per poter far passare le carrozzine con i bimbi, costringendo i genitori ad utilizzare la carreggiata stradale: un senso unico che, almeno formalmente, dovrebbe garantire il limite a 30 Km/h. Peccato che il cartello stradale non esista!
Avvicinandosi al cancello si legge su un cartello la scritta "Per le mamme: attenzione non lasciare le borse in macchina!". Negli ultimi anni gli episodi di aggressioni e soprattutto di furti a danno delle auto dei genitori in sosta sono molti e nessun intervento è stato predisposto a riguardo.
E' necessario riqualificare l'area esterna per mettere in sicurezza i bambini e i genitori. Tutte le strade del Municipio II interessate da scuole di ogni ordine e grado devono diventare "Zone 30" (vedi la pagina "in pratica"). Vanno potenziati i progetti sociali di vigilanza e assistenza fuori dalle scuole comunali, creando una rete tra Volontariato, Polizia Locale e Servizi Sociali che possa proporre un diverso concetto di "sicurezza", uscendo dalla retorica propagandista di chi pensa di risolvere ogni problema con la sola forza. 
Dobbiamo lavorare per costruire un tessuto sociale coeso e capace di gettare le basi per una Comunità Educante capace di accogliere i bisogni dei bambini e di sostenere la genitorialità.

1 commento:

  1. Grazie Alessandro. Peccato rilevare che la situazione sia ancora la stessa e che il rimbalzo delle responsabilità su come e chi deve intervenire continui da anni.

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