venerdì 24 maggio 2013

Non votiamo chi imbratta

 


Roma è sommersa di manifesti di ogni tipo che stanno invadendo tutti gli spazi verticali disponibili: muri, fermate ATAC, cassonetti, centrali elettriche, pali, alberi e perfino (incredibile) i gabbiotti dei Vigili Urbani.
Anche il Municipio II è stato violentato da persone senza un minimo di scrupolo e di attenzione per il territorio. Basta farsi un giro per comprendere lo scempio che stiamo subendo.
Le segnalazioni e le denunce sono tantissime. Ma questo non ferma chi si candida alla cura e al governo della città ma imbratta e danneggia i nostri quartieri. Mi sono chiesto spesso come e se questi personaggi riescano a pagare le sanzioni per le affissioni abusive e ho trovato la risposta su questo articolo, che mi ha illuminato sulla condizione economica di uno dei principali imbrattatori di Roma: http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/inchiesta-italiana/2012/04/12/news/i_signori_delle_caldarroste-33192162/
Alcuni cittadini hanno creato su Facebook un gruppo che si chiama "Roma Pulita" e denuncia tali abusi. Sono tanti e non hanno intenzione di votare per chi violenta i nostri Municipi.
I maggiori abusivi del nostro territorio risultano essere Cola (Pdl), Tredicine (Pdl, il cui programma parla addirittura di decoro) e Signorini (Pdl). Tolte le considerazioni politiche, il mio pensiero è che nessuno capace di tanta noncuranza e mancanza di rispetto per il territorio che si candidano a governare possano nè debbano avere un ruolo istituzionale. 
Il mio invito è a NON VOTARE per chi sporca e violenta i nostri quartieri!

mercoledì 15 maggio 2013

Vocazione Roma



Oggi a San Lorenzo ho assistito all'incontro organizzato da Vocazione Roma (http://www.vocazioneroma.net/) con Giuseppe Gerace, Ignazio Marino e Nicola Zingaretti. Tante persone e tante esperienze diverse a confronto. Non un elenco di problemi ma la ricerca, insieme, di soluzioni.
La nostra città è ricca di cervelli e di sensibilità capaci di affrontare le tante difficoltà fino ad ora lasciate senza prospettiva di miglioramento.
Il nuovo Sindaco deve avere due importanti capacità: quella di saper ascoltare i propri cittadini e quella di saper valorizzare le competenze e le capacità che animano il nostro territorio.
Sono un educatore e sono abituato a risolvere i problemi lavorando in equipe ed esplorando una varietà di soluzioni facendo leva sulle capacità e sulle risorse di tutti.
Sono convinto che la strada intrapresa da Gerace e da Marino sia quella giusta. E' ora di cambiare aria!

domenica 12 maggio 2013

Nido Villa Ada

  

Su segnalazione di alcuni cittadini ho effettuato una serie di verifiche sugli asili nido del nostro Municipio che, nonostante le competenze e professionalità invidiabili, vivono uno stato di abbandono strutturale intollerabile. L'assenza del Municipio dimostrata in questi anni è davvero inqualificabile, non solo per le criticità dovute ai posti insufficienti, ma anche per l'incapacità di ascoltare e comprendere i bisogni delle educatrici e delle famiglie dei bimbi.
A Villa Ada, ad esempio, c'è un nido comunale inserito in un contesto splendido. Il problema è che nulla di ciò che compete il Municipio è stato fatto per risolvere le problematiche segnalate da anni.
Fuori dal nido non esistono marciapiedi nè protezioni per poter far passare le carrozzine con i bimbi, costringendo i genitori ad utilizzare la carreggiata stradale: un senso unico che, almeno formalmente, dovrebbe garantire il limite a 30 Km/h. Peccato che il cartello stradale non esista!
Avvicinandosi al cancello si legge su un cartello la scritta "Per le mamme: attenzione non lasciare le borse in macchina!". Negli ultimi anni gli episodi di aggressioni e soprattutto di furti a danno delle auto dei genitori in sosta sono molti e nessun intervento è stato predisposto a riguardo.
E' necessario riqualificare l'area esterna per mettere in sicurezza i bambini e i genitori. Tutte le strade del Municipio II interessate da scuole di ogni ordine e grado devono diventare "Zone 30" (vedi la pagina "in pratica"). Vanno potenziati i progetti sociali di vigilanza e assistenza fuori dalle scuole comunali, creando una rete tra Volontariato, Polizia Locale e Servizi Sociali che possa proporre un diverso concetto di "sicurezza", uscendo dalla retorica propagandista di chi pensa di risolvere ogni problema con la sola forza. 
Dobbiamo lavorare per costruire un tessuto sociale coeso e capace di gettare le basi per una Comunità Educante capace di accogliere i bisogni dei bambini e di sostenere la genitorialità.

venerdì 10 maggio 2013

I Cani di Parco Nemorense

 

Oggi pomeriggio sono stato al Parco Nemorense con Thaya Passarelli e diversi cittadini preoccupati per i loro cani. Con un ultimo colpo di coda l'Amministrazione De Angelis vuole raschiare il fondo del barile e spostare l'area per i cani (attualmente lungo Via Lago di Lesina), nelle prossimità del punto ristoro del parco. Abbiamo ascoltato le ragioni dei cittadini, i quali si sono dimostrati perfettamente disponibili ad accettare una soluzione che preveda anche lo spostamento dell'area. Allora quali sono i problemi? Ebbene, ce ne siamo resi conto di persona!
1) la nuova area è davvero improponibile: più della metà della superficie è scoscesa e ripida, il resto ha una fitta alberatura che chiaramente va preservata;
2) il progetto per la realizzazione della nuova area cani è già stato avviato ed avrà un costo di oltre 70.000 Euro (70.000 Euro per un'area cani di pochi metri quadrati!!!) che, visti i tempi, potevano essere spesi altrimenti, realizzando anche altre opere per il Parco Nemorense e individuando una soluzione più parsimoniosa per far giocare e correre liberamente i nostri cani;
3) i cittadini, che avevano già precedentemente raccolto centinaia di firme, non sono stati minimamente ascoltati nè coinvolti nei processi decisionali;
4) la vicinanza tra il bar (con tavolini all'aperto) e l'area produrrà senza dubbio qualche problema;
5) lo spazio è angusto, stretto, privo delle benchè minime caratteristiche che possano rispondere alle esigenze dei nostri amici a quattro zampe, andando a peggiorare l'attuale sistemazione.
Nei prossimi giorni partirà una petizione che appoggeremo per chiedere al Municipio II l'immediata interruzione del progetto e il congelamento dei fondi, proponendo un percorso partecipato Amministrazione-Cittadini che possa portare a spostare l'area in un luogo idoneo e ad effettuare gli altri interventi di cui necessita il nostro Parco Virgiliano.

martedì 7 maggio 2013

Villa Blanc




Oggi alla scuola Winckelmann ho assistito insieme a Thaya Passarelli ad una presentazione dello splendore di Villa Blanc, curata dal Prof. Portoghesi. Da decenni la vicenda di Villa Blanc, un parco unico, con costruzioni d'epoca lasciato al degrado e chiuso al pubblico, interessa il territorio. Un comitato di cittadini si sta battendo per riqualificarlo e aprirlo al pubblico, per restituire un patrimonio di inestimabile bellezza a tutti. La nutrita partecipazione di cittadini e di rappresentanti dell forze politiche è segno che questa storia deve volgere al termine: VILLA BLANC E' DEI ROMANI E DEVE DIVENTARE PATRIMONIO PUBBLICO. Il Municipio II che vogliamo è verde e tutela il suo territorio! Se vuoi approfondire e sostenere la campagna del Comitato visita http://www.comitatovillablanc.org/

lunedì 6 maggio 2013

Con Ettore Scola



Oggi ero sul set del nuovo film su Fellini, per incontrare Ettore Scola, grande regista e illustre cittadino del nostro Municipio. E' uno degli artisti che anima il nostro territorio. Ho scoperto una persona ricca, sensibile e disponibile, con cui ho parlato di cultura. Rilanciare l'arte, il cinema, il teatro, renderli fruibili, sostenere con forza i giovani artisti affinchè non si scoraggino e possano perseguire le proprie passioni e attitudini. Uscire dal grigiume dei nostri quartieri valorizzando la creatività e l'ingegno umano che si esprimono attraverso l'arte. E' stato un incontro per me molto importante che mi ha fornito tanti spunti per il nuovo Municipio II.
LA CULTURA E' L'UNICO BENE DELL'UMANITA' CHE, DIVISO TRA TUTTI, ANZICHE' DIMINUIRE DIVENTA PIU' GRANDE. (cit.)



sabato 4 maggio 2013

Bike Sharing

Il Bike Sharing sperimentato nel Municipio I ed esteso nei nostri parchi.

Leggendo Repubblica, alcuni giorni fa, sono incappato nell'articolo di Manuel Massimo "Roma: bike sharing anno zero. La via crucis tra le ciclostazioni". Riporto solo alcuni passaggi per arrivare al nocciolo del problema:

"Il servizio di condivisione delle biciclette del Comune, partito in via sperimentale dal 2008 nel I Municipio e mai realmente decollato in città, negli ultimi dodici mesi ha subito una completa involuzione. Stalli vuoti, pochissime bici, sosta selvaggia davanti alle colonnine, gomme a terra e meccanismi arrugginiti
Esattamente un anno fa, il 28 aprile 2012, migliaia di cittadini in bici chiamati a raccolta dal movimento #Salvaiciclisti manifestavano ai Fori Imperiali chiedendo "città a misura di bicicletta" e amministrazioni più sensibili alle istanze dei ciclisti urbani.
Il Campidoglio, nonostante l'approvazione del Biciplan e la promessa di realizzare "mille chilometri di piste ciclabili in città", sembra aver dimenticato il progetto nel cassetto." 

Ora alcune considerazioni sullo stato del progetto e alcune proposte che potrebbero invertire la rotta e dare origine ad un sevizio importante per tutti.

A) il progetto di Bike Sharing di Alemanno si è assestato su 450 biciclette in tutto (tanto per dare l'idea Parigi ne ha 24.000). Meno bici ci sono, meno cittadini possono utilizzarle e meno puoi fare affidamento sulla reperibilità del mezzo.

B) il progetto è costato 1 milione e 800mila Euro, chiaramente tre volte e mezzo quello che, a parità di bici, è costato in Francia, ma si sa, da noi le bici sono speciali!

C) oggi le colonnine attivate sono vuote, gran parte delle bici sono "sparite", altre sono rotte, arrugginite o con le ruote a terra.

D) nonostante il grave collasso del sistema, il Sindaco (ancora per poco, speriamo), ha inaugurato i punti di Villa Ada e Villa Borghese, con 100 bici fiammanti, a pedalata assistita (che necessitano di carica) per girare nei due parchi.

A mio avviso il bike sharing rappresenta una grande risorsa per la mobilità sostenibile. Purchè progettato e realizzato con intelligenza e a misura di cittadino! Nel Municipio II si può sviluppare questo servizio rendendolo davvero efficiente.

1. il numero delle bici deve essere più alto, e le basi devono coincidere con i principali nodi di scambio, capolinea e fermate metro. Quello delle bici nei parchi è una sorta di noleggio all'antica (perchè si paga) e non ci vedo nulla di innovativo. Magari avremmo potuto acquistare, al posto delle costosissime ibride a pedalata assistita, delle normali bici, resistenti ma funzionali. Con la stessa cifra ci troveremmo il quadruplo dei mezzi!

2. il sistema di accesso al servizio deve essere semplificato al massimo: non è possibile seguire la trafila prevista tra sportelli ATAC, documenti, ecc. E' un sistema che scoraggia i potenziali utenti. Il Municipio può essere l'intermediario che gestisce gli accrediti in modo semplice e veloce. Io in una biblioteca comunale mi sono fatto la tessera, presentandomi con un documento, in 5 minuti!

3. il Comune di Roma deve ripensare interamente la mobilità garantendo da una parte la sicurezza dei ciclisti, dall'altra permettendo ai cittadini di utilizzare il trasporto pubblico per portare con sè la bicicletta, come avviene in tante Capitali europee. La Metro B1 da poco aperta nel nostro Municipio è così moderna, innovativa ed efficiente che ti impedisce di arrivare al centro della città con la tua bici. Non servono capitali per questo, solo piccoli accorgimenti che però renderebbero la nostra città più vivibile.

4. il territorio (nella sua accezione strutturale e urbanistica) deve saper educare e invogliare all'uso delle due ruote. Tanto per fare un esempio, visitate le scuole del nostro Municipio e contate quante rastrelliere trovate. Domanda retorica, risposta scontata.

venerdì 3 maggio 2013

Green Economy nel Municipio II


Ieri mattina ho incontrato una realtà imprenditoriale del nostro territorio un po' particolare di cui non posso non parlare, perchè mi ha dimostrato come la via della sostenibilità sia più semplice a praticarsi che a dirsi. Si tratta di un gruppo di giovani qualificati, provenienti da esperienze formative diverse (geologi, ingegneri, ecc.).
Insieme hanno deciso di creare Ecososte, un'impresa che si occupa di soluzioni innovative per costruire, abitare e vivere in modo più sostenibile. Ne parlo con piacere perchè sono fiero che questa esperienza si sia sviluppata nel nostro Municipio e spero che, insieme alle altre analoghe realtà del settore, sia capace di crescere e offrire nuove opportunità. E perchè spero che anche gli altri candidati sensibili a queste tematiche, a prescindere dallo schieramento, possano entrare in contatto con queste realtà che costituiscono la cosiddetta Green Economy.
Abbiamo parlato di illuminazione pubblica, efficienza e risparmio energetico, recupero, strade. Quello che più mi è piaciuto è l'approccio incentrato più sul "vivere meglio" che sul "produrre".
Esistono soluzioni che possono tradursi in veri investimenti, capaci di ridurre sensibilmente costi e consumi, di recuperare risorse economiche e sbloccare fondi che potrebbero essere destinati a migliorare i nostri quartieri. Soluzioni che eliminerebbero sprechi a favore di una qualità della vita migliore.
Questo è un punto fermo del mio programma, perchè sintetizza tre importanti obiettivi: il risparmio e recupero di risorse, la creazione di posti di lavoro per i giovani e la promozione del benessere.
Questi giovani sono la dimostrazione che il nostro Municipio è ricco di competenze e capacità nella Green Economy che dobbiamo saper valorizzare e trattenere perchè davvero possono aiutarci ad essere un esempio per tutta Roma!